In occasione della sua partecipazione come speaker all’edizione 2025 di GoBeyond, abbiamo incontrato Renato Buontempo, CIO di Amilon. Durante l’intervista ci ha raccontato come l’azienda stia sfruttando il potenziale del cloud per migliorare l’efficienza operativa e garantire un’esperienza cliente ottimale. Scopri il ruolo strategico dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali di Amilon, un approccio basato sulla sperimentazione prudente che unisce innovazione e sostenibilità a lungo termine.

L’uso del cloud per ottimizzare i processi aziendali e migliorare l’esperienza del cliente

Amilon adotta il cloud in modo selettivo e sicuro, sfruttando la scalabilità e la ridondanza offerte dal public cloud per assicurare business continuity. Grazie alla containerizzazione dei microservizi, l’azienda ha migliorato le prestazioni e la scalabilità delle applicazioni, specialmente nei periodi di picco, mantenendo una robustezza applicativa che la distingue nel settore. Questo approccio innovativo ha anche consentito un’ottimizzazione dei costi, aumentando i volumi senza incidere sui costi infrastrutturali.

L’intelligenza artificiale come motore di efficienza e innovazione

Con un approccio di “prudente sperimentazione”, Amilon sta integrando l’intelligenza artificiale in vari ambiti aziendali, partendo dal Customer Care con chatbot fino a settori core come Operation, Procurement e HR. L’AI è anche utilizzata nella cyber security, migliorando l’analisi dei log applicativi. Questo duplice approccio – disruptive nell’innovazione e focalizzato sull’efficienza a lungo termine – garantisce risultati solidi e radicati nei processi aziendali.

Leggi l’intervista completa per scoprire come Amilon guida il cambiamento nel panorama IT e quali sono le sfide future per la trasformazione digitale.

Come la vostra azienda sta sfruttando il cloud per ottimizzare i processi aziendali e migliorare l’esperienza del cliente? 
Quali sono stati i principali vantaggi riscontrati nel passaggio a soluzioni cloud? 

Nella nostra realtà aziendale, l’uso del public cloud è, per ragioni relative alla sicurezza, molto controllato e limitato. 
Tuttavia, cerchiamo di sfruttarne le potenzialità più peculiari, quali, ad esempio, la scalabilità e la ridondanza per business continuity. 
Dopo aver “smontato” i monoliti software in applicazioni composte da microservizi, abbiamo introdotto la containerizzazione dei microservizi, sfruttando, appunto le risorse del public cloud. 
Questo ci ha permesso di aumentare notevolmente le performance e la scalabilità delle applicazioni, soprattutto durante i picchi di business, e garantire una robustezza applicativa che ci rende leader nel nostro mercato. 
In aggiunta, con l’utilizzo di risorse applicative, al posto di risorse server virtuali, abbiamo lavorato sull’ottimizzazione dei costi, permettendoci così di far aumentare i nostri volumi senza incidenza sul costo infrastrutturale. 

L’intelligenza artificiale sta giocando un ruolo sempre più centrale nel miglioramento delle operazioni aziendali. 

Come Amilon sta integrando l’AI nelle sue piattaforme e quali impatti sta osservando in termini di efficienza e innovazione dei prodotti? 

Con un approccio che definirei di “prudente sperimentazione”, abbiamo iniziato ad introdurre l’Intelligenza Artificiale in contesti relativi al Customer Care (es. chatbot), per poi espanderne l’applicazione a contesti più core, quali quelli relativi allo sviluppo, Operation, Procurement e anche HR.   
In aggiunta a questo, abbiamo strumenti che utilizzano l’AI per la gestione della cyber security e in particolare per l’analisi dei log applicativi. 
Dal punto di vista dell’innovazione, sono contesti sicuramente disruptive, mentre dal punto di vista dell’efficienza puntiamo più al medio periodo, affinché l’innovazione stessa possa essere duratura e ben radicata nei processi aziendali. 


Incontra Renato Buontempo il 4 marzo a GoBeyond, il primo e unico evento in Italia dell’Ecosistema IT.
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