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Fronteggiare l’aumento dei costi d’approvvigionamento: il caso De Agostini

In vista della sua partecipazione coome speaker a Procurement Forum il 16 marzo, abbiamo incontrato Cesare Ferrari Ardicini, Chief Procurement Officer De Agostini Publishing.

Come il gruppo De Agostini sta reperendo le risorse e fronteggiando l’aumento dei costi di approvvigionamento?

Il rapido cambiamento delle condizioni macroeconomiche ha creato la necessità per DeA di correre ai ripari. L’inflazione, l’andamento del cambio EUR vs USD e la dinamica           di aumento costi delle materie prima ci hanno messo sotto pressione e obbligato a preparare dei piani di emergenza per la corretta gestione della situazione. Possiamo riassumere le nostre azioni come segue:

  • Dal punto di vista del mercato, stiamo modificando i prezzi di vendita del ns prodotto per cercare di trasferire in parte tutti gli aumenti di costo al cliente finale. In aggiunta a ciò, stiamo lavorando per allungare il ciclo di vita dei nostri prodotti e delle nostre collezioni già lanciate sul mercato e stiamo studiando un pacchetto di nuove offerte commerciali che dovrebbero sostenere la domanda dei nostri clienti: bundles, offerte promozionali e “uscite speciali”
  • Dal punto di vista delle Operations/Supply Chain, largo spazio verrà dato al riutilizzo degli stock presenti in Europa, che ci consentiranno da un lato di ridurre gli investimenti nei nuovi prodotti, che verranno posticipati quando le condizioni saranno più favorevoli, e dall’altro ci aiuteranno a monetizzare rapidamente il capitale immobilizzato nello stock
  • Nell’ottica di massimizzare l’efficienza delle nostre Operations, manterremo l’opportunità di lanciare in nuovi mercati prodotti esistenti e già sviluppati

Quali sono state le maggiori difficoltà nell’approvvigionamento e quali soluzioni avete messo in atto? 

Essendo editori, uno degli ambiti che ci ha colpito maggiormente è stato senza dubbio l’aumento dei costi stampa e carta, che sono raddoppiati nell’ultimo periodo. Per proteggere il nostro costo prodotto, siamo tuttora impegnati a una profonda revisione dei nostri costi e del nostro albo fornitori. Stiamo già lavorando per determinare i fornitori più competitivi che vogliano impegnarsi con noi su piani di lungo termine, lavorando solo con coloro che accetteranno il contenimento dei costi a fronte di impegni di volume sul lungo periodo.

Quali saranno le prossime mosse per far fronte alle criticità legate a trasporti, tassi di cambio e costo delle materie prime?

Per quanto riguarda le azioni previste nel 2023 rispetto alle varie categorie di costi che gestiamo, meritano di essere ricordate le seguenti:

  • Sui trasporti stiamo riorganizzandoci grazie alla creazione di un team focalizzato sulla negoziazione settimanale delle tariffe con la scelta del trasporto migliore in quel momento (via nave o via treno, scelta ei porti con minori problematiche operative, programmazione in anticipo e prenotazione anticipata degli spazi)
  • Sulla parte legata agli acquisti in Far East, ci siamo organizzati proteggendo gli acquisti in USD con le necessarie coperture e allo stesso tempo stiamo valutando la possibilità di acquistare in RMB, gestendo poi il rischio cambio in maniera completamente diversa. L’utilizzo sistematico e la preparazione delle gare per l’assegnazione di ogni nuovo prodotto ai fornitori, ci dovrà poi aiutare sul contenimento dei costi
  • Per quanto riguarda le materie prime, come la carta, stiamo valutando l’opportunità di tornare a comprarle direttamente noi

Incontra Cesare Ferrari Ardicini il 16 marzo a Procurement Forum.

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