In attesa del prossimo Working Group sulla Morosità nel Servizio Idrico Integrato abbiamo intervistato Alessio Lo Sicco, Funzionario Amministrativo dell’Autorità Idrica Toscana, per approfondire come l’ente gestisce le attività di morosità e le procedure conciliative tra gestori e utenti.

Leggi l’intervista completa:

Le Direttive Chiave nella Gestione della Morosità

La gestione della morosità nel sistema idrico integrato è un tema che richiede una visione complessa e articolata. Presso l’Autorità Idrica Toscana, l’approccio alla risoluzione delle problematiche di morosità si sviluppa attraverso due linee di intervento:

1- Una generale, di natura regolatoria, che si riflette sulla generalità degli utenti e dei servizi ad essi forniti, e che si realizza tramite l’aggiornamento delle Carte dei servizi e del Regolamento d’utenza ponendosi l’obiettivo di assicurare il recepimento da parte dei Gestori delle disposizioni REMSI e del loro rispetto anche per mezzo di obblighi di comunicazione, registrazione e rendicontazione delle attività operative di gestione delle situazioni di morosità;

2- Una particolare, che si riflette su singole situazioni concrete, attivata su impulso del singolo utente, che si sviluppa all’interno del contesto operativo dell’organismo conciliativo AIT e che vede un confronto diretto, protetto e dettagliato tra utente e Gestore finalizzato alla risoluzione di controversie aventi ad oggetto situazioni che quasi sempre, direttamente o indirettamente, si risolvono in una rinegoziazione del rapporto credito/debito tra le parti.

Il Ruolo del Meccanismo Conciliativo nella Gestione della Morosità

Ed è proprio questa seconda direttrice che rappresenta, per il nostro Ente, un interessante laboratorio per una fotografia sulle strategie di gestione della morosità in termini di effettività ed efficacia del recupero del credito.

Lo strumento conciliativo, infatti, consente al Gestore la possibilità di superare le rigidità formali e procedurali della disciplina e all’utente la possibilità di assumere piena consapevolezza della propria situazione debitoria e di rappresentare le proprie eventuali difficoltà sulla sostenibilità del debito maturato.

L’Organismo di Conciliazione e il Recupero Extragiudiziale del Credito

Presso il nostro Ente è operativo l’organismo di conciliazione che, nell’ambito territoriale ottimale della Regione Toscana, si occupa di svolgere attività di assistenza per la risoluzione extragiudiziale delle controversie che dovessero insorgere tra i Gestori di uno o più servizi del servizio idrico integrato e i loro utenti, in base al Titolo II-bis della Parte V del Decreto Legislativo 6 Settembre 2005, n°206 ( “Codice del consumo”).

Superamento delle Incertezze Procedurali e Trasparenza della Situazione Debitoria

Per quanto concerne il tema morosità, in tale sede il Gestore molto spesso supera le incertezze sulla validità dei processi notificatori della fatturazione, dei solleciti bonari e delle costituzioni in mora, mette sul tavolo le questioni relative alla prescrittibilità di importi per consumi risalenti nel tempo, e attraverso un procedimento all’insegna della riservatezza tra le Parti riesce ad offrire una rappresentazione della situazione debitoria all’utente del tutto trasparente e completa.

Al contempo l’utente riesce ad ottenere una fotografia della propria situazione debitoria e ha la possibilità di discutere e concordare dei piani di dilazione effettivamente sostenibili, dunque efficaci in una ottica del recupero del credito, aventi ad oggetto molto spesso l’esclusivo debito effettivamente dovuto, al netto degli eventuali importi prescritti e degli interessi legali/moratori nel frattempo maturati.

Il Risultato del Processo Conciliativo: Un Accordo Equo per Entrambe le Parti

Da tale punto di vista, emerge chiaramente la reciproca convenienza del meccanismo AdR nella gestione delle morosità, soprattutto per quelle più complesse, in quanto consente alla parte creditrice il superamento delle incertezze giuridiche, procedurali e documentali delle singole posizioni debitorie, e alla parte debitrice la costruzione di piani di rientro per quanto possibile commisurati alle proprie possibilità economiche e sicuramente maggiormente convenienti.

L’accordo in sede conciliativa, pertanto, finisce col cristallizzare il debito e renderlo certo ed esigibile per il creditore e al contempo sostenibile per il debitore, rappresentando così uno scenario win to win per le parti, non usuale in un contesto particolarmente complesso e conflittuale come il recupero crediti.

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