Stefano Garancini, Manager di IT Governance presso Banca Popolare di Sondrio, evidenzia come una visione chiara, obiettivi condivisi e partnership strategiche siano essenziali per sviluppare infrastrutture innovative e resilienti, fondamentali per il successo della digital transformation.
Quali sono le strategie più efficaci per creare un’infrastruttura d’avanguardia che supporti la digital transformation all’interno delle banche e quali sono i principali fattori di successo?
Affermare che molti sono i fattori che concorrono a un percorso di creazione di un’infrastruttura aziendale di successo … sembra un’osservazione banale, ma guardiamoci dentro.
Mentre scrivo queste note (venerdì 19 luglio), assistiamo a disservizi informatici planetari e generalizzati che coinvolgono intere infrastrutture globali: sono colpiti la circolazione aerea da occidente al far east, il sistema dei pagamenti internazionali, la rete di cybersicurezza, le borse in giro per il mondo e il sistema interconnesso delle banche e degli operatori fintech. Insomma, tutti i principale campi investiti della digital trasformation dell’ultimo decennio.
Il sistema è quindi fragile, delicato e, nel nostro mercato più che in altri, il successo della digital transformation passa anche e soprattutto per la resilienza delle infrastrutture, senza che si rischi di scambiare una buona funzionalità innovativa con una strategia solida e duratura.
Le strategie più efficaci sono quindi quelle condivise, misurabili e verificabili, le cui componenti si possono smontare, sostituire, rafforzare ed estendere.
I fattori cruciali per assicurare il successo sono la chiarezza della visione, la condivisione degli obiettivi e la consapevolezza profonda dei rischi, che permette di mobilitare interventi coerenti e pervasivi.
Quali sono le considerazioni strategiche più importanti nella scelta di partner e tecnologie per sviluppare infrastrutture innovative e come possono le banche mitigare i rischi associati a queste scelte?
La considerazione strategica più importante è inquadrare la scelta di un fornitore in un sistema a tutto tondo di gestione del cambiamento e dell’innovazione digitale per permettere di confrontare le opzioni possibili, e fornire un benchmark chiaro delle aspettative, per interagire proattivamente e stringere partnership efficaci.
La strategia più utile, perciò, è definire una metodologia e dotare la banca di processi e sistemi, che permettono di mobilitare su larga scala le migliori risorse, di facilitare la collaborazione in maniera trasversale, di assicurare la collaborazione dell’IT con il Business e gli sponsor interni. La formula che non può fallire è la decisione compartecipata di perseguire una soluzione condivisa: l’approccio risulta vincente perché ogni cambiamento, financo il ripensamento delle decisioni assunte, è a sua volta una scelta comune.
Banca Popolare di Sondrio ha adottato l’approccio Proactive Thinking, per definire il rischio da assumere congiuntamente IT-Business, ma anche, allo stesso tempo, per perseguire le opportunità che supportano il raggiungimento degli obiettivi misurabili.
Alla base dello sviluppo di infrastrutture innovative, così come della scelta di partner affidabili e di lunga durata, abbiamo la Gestione della Relazione Business e l’allineamento strategico IT-Business, nel quadro di un modello organizzativo e dei Processi di Funzionamento dell’IT, ben strutturato ed agito.
Incontra Stefano Garancini il 2 ottobre a Milano, a Forum Banca , il più grande evento in Italia dedicato al mondo Banking durante la sessione Risk & Automation.
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