Intervista ad Andrea Spallacci Funzionario e Member of Cooperation Network Agid – Agenzia Digitale per l’Italia
Negli ultimi 6 mesi è nata l’idea di istituire un European digital identity wallet, l’identità digitale europea che dovrà essere messa a disposizione di ogni cittadino, oltre a modifiche nell’ambito dell’erogazione dei servizi di certificazione e degli strumenti messi a disposizione ai cittadini ed alle imprese: tante sono le idee avanzate dalla Commissione europea per il nuovo regolamento eIDAS.
La direttiva non conteneva una disciplina specifica per gli strumenti di “identificazione elettronica”, tanto che ogni Stato ha visto nascere ed evolvere una o più soluzioni (come ad esempio la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) italiana o l’identità digitale (eID) estone) senza alcuna interoperabilità tra le medesime né regole precise per il reciproco riconoscimento.
In Italia il 2021 si è concluso con oltre 27 milioni di identità SPID rilasciate, quasi 573 milioni di accessi ai servizi e un incremento sostanzioso di pubbliche amministrazioni che hanno reso disponibili i propri servizi con il Sistema Pubblico di Identità Digitale.
Abbiamo incontrato Andrea Spallacci, Funzionario e Member of Cooperation Network di Agid – Agenzia Digitale per l’Italia
Nel nuovo anno, quali novità e quali nuovi servizi digitali saranno accessibili grazie a SPID?
L’Agenzia per l’Italia Digitale è al lavoro su numerosi fronti per sostenere la diffusione e l’utilizzo di SPID:
- la Convenzione per gli aggregatori di servizi privati è in fase di ultimazione e permetterà l’ingresso nel circuito SPID di aggregatori di servizi privati;
- le Linee guida per gestori di attributi qualificati, in fase di revisione, consentiranno di implementare il set di informazioni associate ad ogni identità SPID con attributi qualificati:
- le Linee Guida SPID minori permetteranno l’accesso dei minori tramite SPID ai servizi telematici.
Quale futuro si apre in Europa a SPID grazie EU ID Wallet?
La novità più rilevante è l’introduzione del wallet europeo di identità digitale, che viene definito come un prodotto o un servizio che consente all’utente di conservare dati di identificazione, credenziali ed attributi collegati alla sua identità, al fine di esibirli alle parti richiedenti e di utilizzarlo come strumenti di autenticazione (online ed offline).
Il compito di dotare i cittadini del wallet spetta a ciascuno Stato membro dell’ UE (ed è previsto che sia rilasciato gratuitamente) che potrà provvedervi direttamente oppure delegando un soggetto al rilascio o, infine, riconoscendo il wallet rilasciato da soggetti terzi.
Il wallet deve consentire la gestione degli attributi, qualificati e non, del titolare dello stesso, la validazione dei dati identificativi, la presentazione dei dati ed attributi anche in modalità offline ed assicurare un livello di sicurezza almeno “elevato” secondo la classificazione contenuta nell’art. 8 del Regolamento. Grande attenzione è posta in tema di tutela dei dati personali in quanto è fatto divieto sia di raccogliere informazioni circa l’uso del wallet da parte degli utenti sia di condividere dati ulteriori, salvo consenso dell’interessato, rispetto a quelli necessari alla gestione del wallet stesso.
Il wallet europeo di identità digitale sarà una preziosa opportunità che consentirà ad ogni cittadino europeo di utilizzare la propria identità digitale più facilmente in tutto il territorio comunitario, sia presso service provider pubblici sia privati.
Il wallet consentirà all’utente di salvare e condividere in autonomia dati identificativi, attributi e credenziali come titoli di studio, titoli di viaggio e documenti sanitari.