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L'importanza delle dimensioni "soft" nella gestione di una risorsa all'estero
Articolo a cura di Elisabetta Maùti, Corporate Employees Development Manager
Articolo a cura di Elisabetta Maùti, Corporate Employees Development Manager docente del corso Expatriates che si terrà a Milano il 12 e 13 Giugno.
Troppo spesso nella gestione del personale all'estero, capita di focalizzarsi solo gli aspetti legislativi e fiscali.
Le dimensioni "hard" nella gestione di un'espatriate sono effettivamente i punti chiave di una trattativa: il contratto, i benefit, il pacchetto per i familiari, giocano un ruolo fondamentale, ma non devono far perdere si vista le dimensioni "soft". Nella gestione di una risorsa all'estero sono in ballo dimensioni molto più delicate.
E' molto importante - per garantire il buon funzionamento del progetto - tenere nella dovuta considerazione il piano delle motivazioni e del comitment della risorsa che si sposta su una sede estera o che viene assunta per trasferirsi.
- Come gestire la trattativa?
- Come capire - insieme alla risorsa coinvolta - il suo progetto personale e familiare?
- Come garantire il giusto appiglio, perché la persona sia a bordo, e dia il massimo, condividendo la visione dell'organizzazione di cui fa parte?
Per ottenere tutto questo è importante sviluppare un progetto insieme alle risorse coinvolte, che indaghi ed esplori tutti gli aspetti del professionista, affinché questi senta valorizzata la sua esperienza nel gruppo e la massimizzi, con buon profitto per entrambi.
Questo significa, in sintesi, costruire un progetto di medio termine, stabilendo una liason tra la risorsa e l'organizzazione di cui fa parte. Troppo spesso i progetti falliscono con un grosso dispendio di tempo, di soldi e di energie, perché abbiamo tralasciato di costruire un piano di co-missioniing che coinvolga insieme l'azienda e le sue risorse.