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Resilienza e Flessibilità come asset di cambiamento strategico sostenibile oltre la digital transformation

Lo abbiamo chiesto a Guido Amendola, Head of Corporate & Group Procurement Snam

09 Dicembre 2020 News

Nella scorsa edizione di Procurement Forum, IKN Italy insieme alla giuria ha premiato Snam come miglior azienda in grado di aver innovato il dipartimento acquisti attraverso il potenziale del digitale.
Il premio, Best Digital Innovation Project in Procurement  è stato consegnato al per aver riconosciuto in Snam la capacità di aver sviluppato un programma di Intelligent Process Automation, in grado di valorizzare le persone attraverso la metodologia dell’agile, di portare un valore aggiunto aumentano del 8% l’efficacia delle decisioni e, grazie alle funzionalità IT, di evitare la ripetizione delle attività risparmiando più di 5000 ore annue grazie alla robotica.

A chiusura del 2020 IKN Italy, incontra di nuovo Guido Amendola, Head of Corporate & Group Procurement Snam per comprendere le sfide di questo anno a conseguenza dell’emergenza pandemica e quanto il digitale oggi stia contribuendo anche del mondo degli acquisti per portare innovazione nei processi aziendali.

Lo scoppio della pandemia ha dato una spinta alla digitalizzazione già in atto. Qual è stata la sfida maggiore in questi mesi?

In coerenza con il nostro motto “#snamnonsiferma”, fin dal 24 febbraio, primo giorno di lavoro in smart-working, la Supply Chain e il Procurement, in particolare, hanno continuato a gestire sia le attività ordinarie che i nuovi fabbisogni legati all’emergenza.
Questo è stato possibile grazie ad un poderoso processo di “Digital Procurement” che ci ha permesso di raccogliere più di una sfida come gestire un canale di informazione con i nostri fornitori per cogliere ogni eventuale criticità o richiesta di supporto, rendere strutturale una maggiore flessibilità sui tempi e sulle modalità di ingaggio, senza rinunciare a compliance e qualità per supportare le linee di business.

Come è cambiato il modo di lavorare per i CPO in questi mesi di emergenza? Quali sono state le strategie messe in atto?

A seguito dell’affermarsi di modalità di lavoro e relazioni di business a distanza, sono decisamente cambiati i tempi di reazione ed è diventato ancora più importante la credibilità professionale ed il “track record” personale.
Per questo la strategia è stata quella di grande focalizzazione sul demand management interno ed una ampia disponibilità ad ascoltare i trend del mercato.
Non potevamo essere preparati a quanto è accaduto, ma sicuramente l’abitudine all’ascolto e al confronto continuo con tutti i nostri stakeholder ci ha aiutato.

Il 2021 è visto per tutti come un anno di ripresa, come si immagina i mesi che verranno? Quali sono le soluzioni che metterete in atto per affrontare il periodo?

Snam ha messo in atto tutte le misure necessarie per essere da subito pronta a riaprire i cantieri, aumentare ulteriormente il livello di sicurezza nelle centrali e negli impianti e assicurare i presidi necessari per accogliere nelle proprie sedi i dipendenti così come i lavoratori esterni.
Abbiamo agito sul piano del sostegno alla liquidità dei nostri fornitori informandoli dell’insieme di strumenti messi a loro disposizione ben oltre il periodo di emergenza e quindi anche nel 2021.
Consolideremo quanto fatto sul piano della digitalizzazione per far ulteriormente evolvere le dinamiche “virtuose e non convenzionali” che sono state sdoganate in questo periodo a vantaggio dell’ampiezza di vision, concretezza di strategy e velocità di execution.

Cosa vuol dire digital per un CPO oggi?         

La parola “digital” prende corpo e anima solo se la si coniuga insieme al concetto di “innovazione sostenibile”.
E’ in quest’ottica che Snam si sta muovendo come organizzazione, in linea con la propria strategia ESG (ambientale, sociale e di governance).
Il contesto in cui ci muoviamo è caratterizzato da un numero di progetti di change management molto elevato, con obiettivi sfidanti in tempi mediamente molto ridotti.
Il CPO deve quindi giocare un ruolo di abilitatore di cambiamento nei processi operativi così come nel rinnovamento del mindset del team e dei fornitori per facilitare una relazione di business inclusiva, agile e collaborativa.