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Fondi del PNRR per gli approvvigionamenti ed nuove opportunità di sviluppo per le imprese italiane
Abbiamo intervistato Nevio Benetello, Group Purchasing Director San Marco Group
- Quali opportunità e quali vantaggi garantisce il PNRR alle imprese italiani e agli approvvigionamenti?
Le opportunità che il PNRR prevede per le aziende sono nella possibilità di accelerare la transizione verso una produzione più sostenibile sviluppando tecnologie con mino impatto ambientale e puntando con maggiore intensità verso l’economia circolare.
Ruolo cruciale sarà il focus sullo sviluppo delle energie rinnovabili per diminuire sempre di più la dipendenza dalle fonti fossili e dai paesi produttori che “ricattano” i paesi utilizzatori
- Quali paesi diventeranno strategici nelle partnership di approvvigionamento per il paese Italia?
Lo scenario della catena degli approvvigionamenti sta cambiando velocemente e radicalmente,
Inizialmente paesi rappresentati nel BRIC erano stati identificati come mercati primari, oggi per le mutate situazioni geopolitiche e logistiche non sono totalmente affidabili e il deficit creato lo si sta gradatamente rimpiazzando in mercati più vicini come i paesi che si affacciano sul mediterraneo ed europa.
Sicuramente l’Italia può giocare un ruolo importante se saprà cogliere le opportunità che si stanno aprendo, investendo in tecnologia e innovazione.
Questo è il momento di riposizionare la ricerca di nuovi fonti di approvvigionamento verso nazioni che si dimostrino stabili e che hanno intrapreso un percorso di transizione green.
- Quali effetti la guerra in ucraina sta portando sull’andamento dei prezzi e sulla reperibilità delle materie prime?
Gli effetti del conflitto Russia/Ucraina stanno peggiorando sensibilmente il quadro di disponibilità delle materie prime, che era già critico dovuta alla decisa ripresa dei consumi nel mercato.
Il mercato russo ed ucraino di approvvigionamento è stato di fatto azzerato e sostituirlo a breve non sarà facile.
Ad oggi i lead time di consegna mp si sono dilatatati in maniera considerevole raggiungendo un +35% compromettendo così la regolare produzione delle aziende
In tale contesto i prezzi delle materie prime ed energetici sono saliti a livelli mai raggiunti in passato (+40% nell’energia e un +5% nell’inflazione) compromettendo la crescita che si stava consolidando.
Prevedere quando questa situazione eccezionale dovuta al conflitto potrà terminare non è al momento possibile, ma segnerà sensibilmente in negativo le previsioni positive di sviluppo.