Abbiamo avuto il piacere di intervistare la Dott.ssa Maria Antonietta Iacovaccio, Direttore Retail di CEF, Speaker della 3° edizione di Retail4Pharma.
Qual è oggi il ruolo dell’e-commerce nel settore della salute?
Si usa spesso questa affermazione “pensare global, agire local” un’affermazione che si cala bene nella realtà dell’e-commerce farmaceutico. Rispondere con la massima disponibilità di referenze ma presidiando il territorio è oggi fondamentale per competere sul mercato. Ampiezza di gamma e presidio territoriale divengono pertanto le leve da far convergere per la fruizione dei prodotti on line e contemporaneamente valorizzare il ruolo del Farmacista. Poter tracciare dati sulle abitudini di acquisto dei clienti attraverso la piattaforma e-commerce diventa fondamentale per poter elaborare anche una strategia di marketing efficace in grado di comunicare in modo sempre più personalizzato con il cliente e fornire informazioni sempre più rapide e puntuali.
Se in altri settori si parla quasi di saturazione, cosa accade in questo segmento? Quali sono le sfide principali oggi?
Oggi bisogna partire dalle sfide per evitare la saturazione di questo segmento. La sfida si basa sulla capacità di risposta veloce e multisfaccettata alle esigenze di un mercato sempre più maturo-evoluto ed informato.
I sistemi sanitari oggi sono schiacciati dalla pressione della crescente domanda, i governi seguono sempre più modelli di assistenza integrata per massimizzare le competenze attraverso una forza lavoro multidisciplinare. In questo processo, il farmacista è stato riconosciuto come un fattore-chiave nella fase sanitaria e un protagonista principale nella fornitura di un’assistenza territoriale efficace.
La risposta per CEF è quella di creare la massima sinergia fra prodotto e servizio rendendoli uno la leva dell’altro in grado di autoalimentarsi grazie al dialogo continuo del farmacista con il proprio cliente-paziente.
Come creare un’esperienza positiva per il cliente?
L’esperienza cliente-paziente nasce dalla costruzione di un rapporto di fiducia che parte in Farmacia prosegue a casa e si rafforza nuovamente in store. Senza una continuità ben studiata e bilanciata di questi punti di contatto e senza il giusto approccio al cliente viene meno lo scenario-ideale che si alterna tra spazio fisico e digitale. Se si vuole sviluppare una vera esperienza nella gestione proattiva del benessere, le farmacie devono agire attraverso l’interazione con i clienti passando anche attraverso una alfabetizzazione sanitaria che si struttura con le campagne di Informazione e Prevenzione.
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