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Il percorso di trasformazione in Digital Media Company di RAI Radiotelevisione Italiana

Abbiamo incontrato Marco Vernetti Responsabile Servizi e Applicazioni di RAI Radiotelevisione Italiana

Marco Vernetti  è Responsabile Servizi e Applicazioni at RAI Radiotelevisione Italiana. Manager and project manager con ampia esperienza in IT architecture e IT security domains, ci racconta il percorso RAI per completare la transizione in digital media company e consolidare la propria offerta cross mediale.

Speaker ad Applied Ai day, ci racconterà le ultimi innovazioni in termini di Cloud, AI, Big Data

  • Per la Rai e per tutto il sistema delle TLC il 2021 è un anno di grandi trasformazioni. Quali potranno essere le strategie complessive che la Rai intende perseguire per poter fronteggiare adeguatamente le sfide tecnologiche che gli si pongono?

Il nuovo management Rai (CdA, Presidente, Amministratore Delegato) si è insediato a fine luglio scorso, dunque allo stato, non è stato definito un piano industriale che indichi le strategie complessive e indirizzi le conseguenti azioni di sviluppo.
Stante la situazione, è possibile solo ipotizzare alcuni scenari particolarmente rilevanti, nei quali l’Azienda dovrà agire e affrontare le sfide che le si potranno porre dinnanzi.
Un Servizio Pubblico, in un panorama caratterizzato da una rinnovata spinta digitale, probabilmente potrebbe valutare un possibile riposizionamento e rafforzamento, anche in chiave di soggetto incaricato dell’alfabetizzazione e della promozione della digital culture nazionale.
In chiave “mercato” sarà rilevante il confronto rispetto gli altri player del comparto, che siano local (Mediaset, La7, …) o global (Sky, Netflix, Amazon Prime video, …) e l’individuazione di partener abilitanti il proprio modello di business.

Dal punto di vista sia interno, sia del prodotto, sarà importante completare la transizione in digital media company e consolidare la propria offerta cross mediale.

  • In un mercato fortemente competitivo sul piano tecnologico, quanto è importante oggi la formazione in azienda di nuove figure con adeguate competenze?

Naturalmente fondamentale ma l’individuazione delle nuove figure da far crescere e su cui investire è strettamente correlata al “chi si vuole diventare” (vision), al “che cosa si intende fare” e, infine, al “come si intende farlo”.

Come in ogni processo evolutivo, i razionali e gli obietti del cambiamento devono essere chiari e chiariti sin dall’inizio. Ciò non significa “scolpirli nella pietra” e mai più mutarli, ma è indubbio che utilizzare gli strumenti opportuni per produrre il valore auspicato non può prescindere dal riflettere prima di agire, magari con un atteggiamento iterativo e adattativo.

La formazione è uno strumento utile a far crescere le risorse umane, universalmente riconosciute come il fattore critico di successo per qualunque realtà imprenditoriale e industriale. In quanto strumento non si sottrae alla logica sopra esposta.                                                                          

  • Se dovesse citare tre trend tecnologici destinati a crescere nel breve-medio termine?

Al momento, con la visibilità concessami dalle contingenze, direi:
– Cloud, in particolar modo SaaS, non trascurando le relative problematiche di integrazione nella Enterprise Digital Platform del Gruppo
– Business Intelligence – Data e Analytics (to be a Data Driven Company)
– Big Data (raccolta, analisi e produzione di valore)

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