Abbiamo incontrato Stefano Catolino, Head of E-mobility di Free To X
1. Perché è importante oggi promuovere progetti di mobilità elettrica?
L’impatto del settore dei trasporti sull’ambiente è molto elevato e la mobilità sostenibile può contribuire alla risoluzione al problema. La drastica riduzione delle emissioni di gas nocivi è un traguardo che, per essere raggiunto, impone cambiamenti radicali che passano attraverso la diffusione delle nuove tecnologie e il comportamento delle persone. Il motore elettrico, oltre ad essere a ‘zero emissioni’ contrariamente ad un motore endotermico, è anche molto più efficiente; quindi, permette un abbattimento dei consumi di energia primaria, che è esattamente la prima cosa da fare in assoluto.
2. Quali sono le sfide del 2022 nell’implementazione della mobilità elettrica in Italia?
L’anno appena iniziato è un anno cruciale per la transizione verso la mobilità elettrica nel Paese. Tutti gli attori della filiera stanno investendo molte risorse sia proprie sia sfruttando i fondi europei, che dovranno essere ben utilizzati. Dopo un primo periodo che ha visto la diffusione delle infrastrutture di ricarica ad uso pubblico, principalmente nei centri città, il 2022 sarà l’anno dell’infrastrutturazione delle arterie a grande percorrenza, come le autostrade e superstrade, con infrastrutture ultrafast (ad alta potenza) per garantire tempi di sosta per la ricarica più brevi. La diffusione delle infrastrutture di ricarica al di fuori dei centri urbani, insieme ad una maggiore autonomia delle automobili che via via stanno entrando nel mercato, consentirà di ridurre l’ansia da ricarica e dare una spinta decisiva all’acquisto dei veicoli elettrici in modo da aumentarne la penetrazione nel parco circolante.
3. Fra Automotive e infrastrutture di ricarica a che punto siamo in Italia sulla diffusione dell’elettrico?
Dal lato della domanda, il settore automotive è molto in fermento. Quasi tutte le case automobilistiche stanno portando avanti ingenti piani di investimento per la produzione di nuovi modelli di auto elettriche a batteria.
In Italia il 2021 si è chiuso con un numero totale di veicoli elettrici immatricolati oltre 136mila, con un aumento di circa +130% rispetto all’anno 2020 ed un market share quasi del 10%. I numeri sono incoraggianti, seppur ancora modesti rispetto al contesto europeo, in cui l’Italia si posiziona quinta con un distacco di più di 120mila veicoli dalla terza, la Francia. Il rapporto tra autoveicoli elettrici e punti di ricarica pubblici, invece, vede l’Italia al di sopra della media europea.
Per quanto riguarda l’offerta delle infrastrutture di ricarica, dai dati dell’osservatorio sulla mobilità elettrica di Motus-E, nel nostro Paese continuano a crescere gli investimenti per infrastrutturare la rete di ricarica ad uso pubblico. Questo rappresenta uno dei principali driver della diffusione della mobilità elettrica. Nel 2021, i punti di ricarica sono arrivati ad oltre 26mila con un aumento del 35% rispetto all’anno precedente, dislocate su circa 13mila infrastrutture di ricarica e su oltre 10mila location accessibili al pubblico.
In particolare, al dicembre 2021, i punti di ricarica ‘slow’ o ‘quick’, quindi con potenza di ricarica fino a 22kW, rappresentano circa i 3/4 del totale, mentre i punti di ricarica veloci o ultraveloci (con potenze superiore ai 50 kW), costituiscono il 6% del totale di cui solo l’1% a potenze superiori a 150kW. Queste ultime necessitano di prelievi di potenza dalla rete elettrica, spazi disponibili e un livello di investimenti superiori e tempi di realizzazione maggiori.
4.Quale ruolo avrà Free to X nello sviluppo dell’elettrificazione della rete autostradale italiana?
Free To X è una start-up del gruppo Autostrade per l’Italia nata nel 2021, dedicata allo sviluppo di servizi avanzati per la mobilità, che offre soluzioni per migliorare l’esperienza di viaggio a 360°, puntando su innovazione, tecnologia e sostenibilità. Pensata per chi viaggia o semplicemente si muove, Free To X è attenta a tutto l’ecosistema viaggio.
Il primo progetto in cui è impegnata Free To X è la realizzazione e gestione in qualità di Charging Point Operator (CPO), della più grande rete di ricarica ad alta potenza (High Power Charger – HPC) per veicoli elettrici in Italia, in ambito autostradale. Con l’entrata in funzione, lo scorso maggio, della prima stazione HPC (con colonnine in grado di erogare 300kW di potenza che permettono tempi medi di ricarica di 15 – 20 minuti), nell’area di servizio di Secchia Ovest e della seconda stazione, situata a nord di Roma, nell’area Flaminia Est si è dato inizio alla realizzazione del network di 100 stazioni HPC che assicureranno da nord a sud la copertura dell’intera rete ASPI. La conclusione del piano si prevede per il 2023. Nel mese di novembre è stata attivata una ulteriore stazione HPC presso l’area di servizio San Zenone Ovest e dal 22 dicembre è operativa la prima stazione in A14, nell’area di servizio Conero Ovest. Sono inoltre attivi ed in fase avanzata ulteriori 12 cantieri per la realizzazione di stazioni presso le aree di servizio di Secchia Est (A1 – Bologna-Milano), Giove Ovest (A1 – Firenze -Roma), Teano Ovest (A1 – Roma-Napoli), San Nicola Est (A1 – Napoli-Roma) La Pioppa Est, La Pioppa Ovest, Montefeltro Ovest e Esino Est (A14-Bologna-Ancona), Arda Ovest (A1 – Milano-Bologna), Brianza Nord (A4 Milano-Brescia), Monferrato Est/Ovest (A26 – Genova-Gravellona) e altri nel centro sud lungo la dorsale adriatica in A14 e A16. Fino al completamento del piano saranno avviate in media 4/5 nuove stazione ogni mese. L’investimento complessivo per le 100 stazioni di ricarica ad alta potenza è di 75 milioni di euro, completamente autofinanziati dalla società.
In ognuna delle 100 stazioni, da nord a sud, saranno installati da 4 a 8 punti di ricarica multi-client, che consentiranno tempi di ricarica celeri e compatibili con un viaggio anche di lunga percorrenza con un’auto elettrica (ad esempio Milano-Roma), assicurando un’esperienza di viaggio simile a quella di un veicolo con motore tradizionale a combustione interna.
Una volta completato il piano di installazione, previsto su 100 aree di servizio della rete, la distanza media tra un’area di ricarica e l’altra sarà di circa 50 km, pari all’interdistanza media delle aree di servizio a livello europeo, nonché in linea con proposta di regolamento europeo (Alternative Fuel Infrastructure Regulation – AFIR), all’interno del pacchetto di misure sul clima “Fit for 55”.
Free To X consentirà la neutralità tecnologica, ricaricando le diverse tipologie di veicoli che viaggeranno in autostrada con energia 100% green, commerciale, garantendo l’accesso, a parità di condizioni, a tutti i principali operatori della mobilità elettrica (Mobility Service Provider – MSP) che hanno il rapporto con gli utilizzatori finali, anche attraverso le principali piattaforme di e-roaming e geografica, coprendo l’intera rete autostradale di Autostrade per l’Italia.
I conducenti di auto elettriche, attraverso le app o card dei Mobility Service Provider potranno così usufruire dei servizi di ricarica in totale autonomia, h24 e 7 giorni su 7, impiegando gli stalli per il tempo necessario al rifornimento delle batterie del proprio mezzo.