Abbiamo incontrato Giuseppe Di Vito, Innovation Coordinator – Business Project Manager BPER Banca.
Quanto sono importanti oggi gli strumenti di monitoraggio della digitalizzazione e le nuove tecnologie per comprendere le evoluzioni sulla Cyber Security?
Per Bper e per l’ufficio innovazione è molto importante perché ci permette di comprendere quali potrebbero essere i rischi e prepararci per poterli trasformare in opportunità . Per fare tutto questo abbiamo attivato internamente degli osservatori verticali che, partendo dai megatrend in atto, come ad esempio la digitalizzazione, ci facilitano nelle individuazioni di trend collegati che in futuro potrebbero diventare rilevanti e critici per le nostre attività . Ad esempio, all’interno del megatrend digitalizzazione abbiamo mappato: il metaverso, Web 3.0 e il quantum computing; tutte e tre queste tematiche avranno un impatto molto rilevante sul tema dei dati e della sicurezza e potenzialmente un cambio di paradigma nella loro gestione. Una volta identificati i diversi temi attiviamo un processo di condivisione degli esiti degli osservatori con l’obiettivo di identificare i diversi attori da coinvolgere nel processo di sperimentazione, scouting e sviluppo dei prototipi.
Con l’evolvere della tecnologia e delle superfici di attacco come è possibile ridurre nel tempo l’esposizione alle minacce?
Dal nostro punto di vista è comprendere quali sono le tecnologie emergenti per capire quali soluzioni potrebbero adottare i potenziali “hacker“, quelle che soddisfano meglio le esigenze del mercato, perché saranno quelle più usate dagli utenti, e valutare il grado di cultura che i clienti possiedono su queste tematiche. Quest’ultimo aspetto è molto importante perché, se non c’è un certo livello di cultura e consapevolezza del rischio da parte dei clienti, nessun sistema, anche il più efficace, funziona. Nella maggior parte dei casi sono gli utenti stessi che danno accesso a una minaccia.