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Smart Automation in Duferco: come raggiungere un’ottimizzazione delle attività e una semplificazione delle interazioni

Abbiamo avuto il piacere di parlare con Luca Seravalli, che sarà tra i protagonisti di Utility Day il 23 novembre.

La sessione DIGITAL STRATEGY & PROCESSES SMART AUTOMATION all’interno dell’evento sarà l’occasione per un confronto sui nuovi processi e workflow con Luca Seravalli e Alessandro Linguanti, IT Director E.ON Italia.

Leggi l’anticipazione di Luca Seravalli rispetto a quanto verrà approfondito a Utility Day in tema di smart automation.
Ti aspettiamo il 23 novembre a Milano.

Rispetto a quali processi le soluzioni di Smart Automation implementate finora da Duferco hanno portato a un’ottimizzazione delle attività e a una semplificazione delle interazioni?

Come Duferco Energia siamo partiti creando una procedura di analisi di ritorno dell’investimento, andando ad analizzare uno o più processi al fine di determinare quanto tali processi sono robotizzabili e, se robotizzabili, quanto impegno ci vuole per automatizzarli in termini di risorse e costi e quale è il ROI ipotizzato.

Gli obiettivi che si siamo posti sono:

  • migliorare la qualità e l’efficienza dei processi
  • liberare le risorse e ridurre i costi, FTE risparmiati

Una volta creato il criterio di scelta del processo da automatizzare ci siamo concentrati sulla riusabilità, uno degli aspetti più importanti del nostro approccio metodologico.

Per ottimizzare il riuso utilizziamo strumenti come la tassonomia dei processi e il repository dei bots.

Per la tassonomia dei processi: abbiamo definito una naming convention e una archiviazione strutturata per i bots (cartelle, solutions … ) che ci permette di identificare facilmente il business di riferimento e la sua funzione.

Per il bots Repository abbiamo creato un repository centralizzato e condiviso in cui archiviare tutti i bots creati. Questo repository è essenziale in termini di riutilizzo poiché consente allo sviluppatore di avere a sua disposizione i bots riutilizzabili e quindi ne facilita le attività di sviluppo.

Altra lezione che abbiamo imparato è il monitoraggio dei BOTS creati, una volta messi in produzione. Come indicatori abbiamo definito delle metriche oggettive e misurabili (numero di pratiche lavorate al giorno, numero di pratiche lavorate con esito OK oppure KO, tempo medio di lavorazione), creando delle dashboard sintetiche.

Come indicatori soft abbiamo scelto la soddisfazione del personale.

Attualmente l’area in cui abbiamo avuto più ritorno è l’area di AFC, dove con l’RPA stiamo automatizzando processi aggirando la normale rigidità di sistemi ERP, e l’integrazione di diversi sistemi informativi.

Continuiamo le conversazioni sulla smart automation il 23 novembre a Utility Day .

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