Misure quartorarie e superamento del PUN aprono nuove sfide per i sistemi di metering e billing, che nella gestione operativa collegata, devono aumentare il livello di automazione per gestire in tempi più brevi volumi più grandi e con una flessibilità tariffaria sconosciuta ai sistemi di fatturazione “tradizionali”.
Sarà necessario cambiare tutti i sistemi di metering e billing?
Come gestire l’aumento del volume dei dati e minimizzare gli sbilanciamenti?
Quali sono le reali opportunità per il business?
Ne abbiamo parlato con Andrea Bonetti, che interverrà come speaker all’edizione 2025 di Metertocash, per un confronto sugli impatti delle misure quartorarie e del superamento del PUN sui sistemi di metering e billing.
Saranno in grado di gestire la maggior granularità del dato?
Leggi l’intervista completa:
“Da quando si sono diffusi i contatori elettronici teleletti l’incremento dei dati acquisiti e trattati è sempre stato all’orizzonte, quindi non è una novità improvvisa, e chi ha voluto ad esempio articolare tariffe con slot scontati a scelta del cliente ha già dovuto introdurre sistemi di grande scalabilità e flessibilità, per intenderci simili a quelli che hanno da sempre le Telco e che sono definiti di “Mediation”, cioè di raccolta e trasformazione di dati di misura granulari in un formato utilizzabile da un sistema di fatturazione.
Sicuramente per chi non l’ha ancora fatto è un passaggio impegnativo, sia dal punto di vista degli investimenti nei sistemi di metering e billing che nella gestione operativa collegata, che deve aumentare il livello di automazione per gestire in tempi più brevi volumi più grandi e con una flessibilità tariffaria sconosciuta ai sistemi di fatturazione “tradizionali”
In Gruppo Hera abbiamo affrontato questi temi già da qualche anno, puntando molto sulla contrazione dei tempi del processo “meter-to-bill” come abilitatore della riduzione dei tempi di esposizione finanziaria, e quindi nel complesso del meter-to-cash, con il risultato ad esempio di anticipare alla prima decade del mese tutte le fatturazioni mensili, e conseguenti scadenze di pagamento, parliamo di svariate decine di milioni di euro ogni mese incassate mediamente due o tre settimane prima di quanto non accadesse tradizionalmente.
E’ stato un progetto imponente sia a livello infrastrutturale, per dotarci della capacità computazionale necessaria che applicativo, con lo sviluppo di uno specifico sistema custom per l’acquisizione e validazione “in continuo” delle misure quartorarie, e con l’introduzione di una componente software per la “Innovative Revenue” (fatturazioni altamente flessibili mutuate dalla cosiddetta “Subscription economy”) che si è andata ad integrare con lo “storico” sistema di billing, su cui sono state fatte comunque importanti ottimizzazioni.
Sono investimenti che se ci sono le giuste economie di scala portano effettivi benefici, e il driver di misurazione è – e sarà sempre più – il tempo (che come cita la massima popolare “è denaro): l’orizzonte per gli sviluppi futuri dei sistemi meter-to-cash è l’automazione che rende più veloce il processo nel suo iter ordinario e ancora di più se comunque in presenza dei famigerati “scarti”, che non possono più essere trattati manualmente.
Questa specifica casistica in particolare è uno dei campi di applicazione dell’AI che, come Sistemi Informativi, consideriamo sicuramente complessi, ma più promettenti in termini di benefici del business case.”
Riserva ora il tuo posto a MetertoCash e prendi parte attiva al confronto! Sono già più di 20 gli speaker confermati!
Ti aspettiamo.