Inclusività e settore IT: qual è la situazione delle donne che lavorano nel settore della tecnologia in Italia?
In occasione della sua partecipazione come speaker all’edizione 2023 di Go Beyond, abbiamo incontrato Chiara Brughera, Managing Director di SheTech, associazione no profit nata con l’obiettivo di colmare il gender gap nel mondo della tecnologia, del digitale e dell’imprenditoria, attraverso attività di networking, empowerment e formazione.
Perchè il settore Tech non è considerato inclusivo?
Ce lo raccontano i dati: il Global Gender Gap report 2022 indica che ci vorranno 132 anni per colmare il divario di genere nel mondo, un divario che è sempre più alto nelle professioni che richiedono competenze tech come nell’ingegneria (6.6% donne vs. 24.6% uomini) e nell’ICT (1.7% donne vs. 8.2% uomini). Secondo un Rapporto Inps 2022, l’Italia si colloca con un forte ritardo complessivo in termini di competenze digitali rispetto alla media Europea e all’interno di questo ritardo, vi è un forte problema di genere: solo il 43,10% delle donne possiede competenze digitali di base, rispetto al dato UE pari al 52,30%. In Italia, inoltre, le donne risultano sottorappresentate in alcuni settori digitali strategici, come l’ingegneria e l’intelligenza artificiale. Le donne sono sottorappresentate ancor prima di entrare nel mondo del lavoro, basti pensare che nel 2021 solo il 22% delle ragazze iscritte all’università ha scelto un corso STEM.
E’ importante anche sottolineare che uno dei motivi per cui il settore tech è ancora poco inclusivo sono tutti quegli stereotipi e bias culturali che fin dall’infanzia condizionano le nostre scelte sia in ambito scolastico che in quello professionale. Il motivo, in sostanza, è anche culturale, perché ancora oggi purtroppo le materie STEM sono considerate “da maschi”.
Come incrementare il numero di donne impegnate negli studi STEM?
SheTech lavora da anni per rendere il settore più inclusivo e crediamo che per portare sempre più donne a studiare queste materie e lavorare nel settore ci sia bisogno di 1) incrementare le opportunità di networking e scambio tra persone del settore per favorire uno scambio di competenze ed esperienze 2) moltiplicare i modelli e raccontare sempre più storie di role model che lavorano nel mondo tech e STEM per ispirare anche le giovani donne ad intraprendere degli studi o una carriera in questo ambito 3) fare formazione in ottica di upskilling e reskilling, sia sulle competenze tecniche che su quelle competenze trasversali che possono supportare le donne nella loro crescita professionale e personale.
Proprio su questo tema She Tech ha realizzato il report “Tech: (non) è un lavoro per donne”
625 lavoratrici tra freelance, dipendenti e imprenditrici che ricoprono 487 ruoli tra i più diversi del mondo Tech: sono i numeri delle donne coinvolte nell’indagine ideata da IDEM e SheTech, per far luce su quelli che sono gli ostacoli che le donne del mondo della tecnologia si trovano costrette ad affrontare sul lavoro
Clicca qui per scaricare il report di She Tech.
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