Acque reflue nell’Idrico


Normative UE e italiane, processi e strumenti tecnologici per efficientare gli impianti di depurazione e promuovere il riutilizzo sostenibile della risorsa

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  • 09 Dicembre 2024
  • 7 ore
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In un’Europa in crescente “stress idrico”, la normativa UE e nazionale spinge verso l’adozione di parametri più stringenti che regolano il riuso e il riutilizzo delle acque reflue.

I responsabili della depurazione nei Sistemi Idrici Integrati sono i primi attori coinvolti nel cambio di paradigma e dovranno implementare nuove procedure e rinnovare tecnologicamente strutture e impianti.

In questo quadro si inserisce anche l’imminente revisione della Direttiva UE acque reflue, per cui occorre comprendere fin da subito gli impatti per evitare di disperdere risorse in azioni insufficienti.

Il 9 dicembre, quindi, analizza come trasformare le acque reflue da rifiuto a risorsa secondo quanto richiesto dall’Europa e approfitta di 2 docenti per:

  • analizzare la normativa di settore e le linee guida definite dall’Autorità per implementare un processo e garantire qualità e sicurezza delle acque depurate
  • comprendere le opportunità offerte dagli strumenti tecnologici per stabilire i corretti investimenti da ottenere e raggiungere un efficiente riutilizzo delle acque
  • capire gli step previsti dal Sanitation Safety Plan per realizzare un piano efficiente in ottica di gestione del rischio delle acque trattate.

Inoltre, con 1 case study acquisisci dall’esperienza di Gruppo CAP, realtà leader in Italia, le best practice da applicare subito in azienda nel riuso delle acque reflue e nell’applicazione del SSP.

 

A chi si rivolge


Il corso si rivolge ai gestori idrici che a oggi devono approcciarsi all’implementazione del Piano di gestione dei rischi (Sanitation Safety Plan) relativo al riuso delle acque reflue affinate.

In particolare, è d’interesse per:

  • Responsabile Depurazione/Acque Reflue
  • Responsabile Acquedotto
  • Responsabile Reti
  • Responsabile Trattamento Acque
  • Direttore Tecnico

Perché partecipare


Partecipa il 9 dicembre per:

  • analizzare le misure introdotte dalla normativa europea, nazionale e da ARERA per rivedere le tue pratiche di depurazione in ottica di analisi del rischio
  • approfondire soluzioni di riutilizzo delle acque reflue urbane in agricoltura per implementare processi sostenibili per la tua organizzazione in compliance alla normativa
  • apprendere le disposizioni e gli incentivi destinati alla depurazione e al miglioramento energetico per migliorare l’efficienza degli impianti
  • identificare gli aspetti operativo-gestionali per rispettare la norma nel ridurre l’impatto ambientale e per accrescere la reputazione aziendale
  • comprendere le pratiche per ottenere le autorizzazioni al riuso per superare le più frequenti difficoltà burocratiche nel riutilizzo delle acque reflue
  • rispettare gli obblighi di rendicontazione e di tracciabilità richiesti dall’UE per istituire pratiche di monitoraggio e verifica dei processi nell’attuazione delle misure previste
  • esaminare gli step previsti dal Sanitation Safety Plan per individuare la metodologia di sviluppo adatta all’impianto di depurazione delle acque della tua realtà
  • vagliare le tecnologie standard e avanzate per individuare l’affinamento efficiente e il monitoraggio di inquinanti nuovi ed emergenti

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Programma


9 dicembre 2024

Dalle 9.30 alle 12.00

FOCUS NORMATIVO

Analisi della normativa europea e nazionale in materia di qualità dell’acqua per definire gli adempimenti e le sanzioni

  • La Direttiva 91/271/CEE, l’attuale stato di revisione e le principali prospettive su raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue urbane
  • Impatti del Regolamento 741/2020/EU e del Regolamento 2024/1261/UE sul riutilizzo delle acque reflue urbane trattate per scopi agricoli e sulla gestione dei rischi
  • Le novità del d.lgs. n. 18/2023 in materia di qualità delle acque
  • Ultime disposizioni e nuovi incentivi per la depurazione e il miglioramento energetico del trattamento delle acque reflue (Legge 2 febbraio 2024, n. 11)

La depurazione delle acque reflue in Italia

  • Tecnologie standard e avanzate
  • Ridurre l’inquinamento, il consumo di energia e le emissioni di gas serra, migliorare la qualità dell’acqua e l’accesso ai servizi igienico-sanitari

Difficoltà normative e autorizzative nel riutilizzo delle acque reflue

  • I procedimenti autorizzativi (cenni) e le principali difficoltà nell’ottenimento/adeguamento delle autorizzazioni
  • Gli ambiti interpretativi e applicativi critici (tipologie di acque, recapiti, modalità di campionamento)
  • Sfide nell’ottenere autorizzazioni per il riuso delle acque reflue

Requisiti di segnalazione e rapporti di implementazione

  • Obblighi di rendicontazione per monitorare i progressi nell’attuazione richiesti dall’UE
  • Relazioni di attuazione sulle misure attuate

Avv. Attilio Balestreri, Partner – Butti & Partners

 

Dalle 12.00 alle 13.00

CASE STUDY

L’esperienza di Gruppo CAP nel riuso delle acque reflue e nell’applicazione del Sanitation Safety Plan

Michele Platé, Wastewater Process EngineerGruppo CAP

 

Dalle 14.00 alle 17.30

FOCUS TECNOLOGICO

Ricezione delle direttive europee riguardanti il riuso delle acque reflue

Analizzare il funzionamento delle tecnologie per l’affinamento delle acque reflue in vista di un loro riutilizzo

  • Implementazione tecnologie di processo tradizionali
  • Coagulazione-flocculazione: processi per la rimozione spinta di solidi sospesi
  • Filtrazione: utilizzo di filtri per l’affinamento di reflui e la rimozione di particelle solide
  • Ossidazione Avanzata: processi chimici per la decomposizione di contaminanti recalcitranti
  • Adsorbimento: utilizzo di carbone attivo per rimuovere contaminanti disciolti di differente origine tra cui alcuni microinquinanti
  • Disinfezione: uso di ozono, UV o reattivi a base di cloro per inattivare gli agenti patogeni
  • Utilizzo di tecnologie avanzate
    • Membrane di ultrafiltrazione e nanofiltrazione

Metodologie e best practice per la corretta implementazione del Piano di gestione dei rischi  

  • Sviluppo e implementazione del Sanitation Safety Plan
  • Monitoraggio e miglioramento continuo
  • Criticità nella ripartizione delle responsabilità nel SSP

Monitoraggio degli inquinanti emergenti secondo le normative sempre più stringenti

  • Identificare e ridurre tempestivamente l’esposizione umana a:
    • sostanze perfluoroalchiliche (PFAS)
    • composti farmaceutici
    • batteri antibiotico resistenti

Analisi della fattibilità tecnico-economica del riuso diretto e indiretto delle Acque Reflue

  • Esempio di una metodologia per valutare la fattibilità del riutilizzo
  • Stima dei costi necessari e dei benefici ottenibili

Esempi pratici di impianti di depurazione, le problematiche più frequenti e l’analisi costi/benefici per ottenere acque adatte al riuso

Alessandro Abbà, Professore associatoUniversità degli Studi di Brescia

 

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